lunedì 15 ottobre 2007

Lezioni I e II (a.a. 2007-08)

In questa prima fase del corso presenterò alcuni concetti fondamentali. L’idea è quella di fornire gli attrezzi, gli strumenti di base per un approccio sociologico allo studio dei processi comunicativi.

I termini chiave del corso sono comunicazione e cultura. Prima però saranno necessarie alcune riflessioni sul concetto di società.

Diciamo innanzitutto che la società è un prodotto umano, nient’altro che un prodotto dell’attività umana. Essa non ha altra esistenza se non quella che le viene conferita dall’attività e dalla coscienza dell’uomo. Non esiste, né vi può essere nessuna realtà sociale che prescinda dalla presenza e dall’operosità dell’uomo, nonché dalla sua presa di coscienza su tale presenza e tale esercizio.
Tuttavia, nell’ambito della prospettiva dialettica che qui adotteremo, è possibile affermare anche esattamente il contrario: ovvero che l’uomo è un prodotto esclusivo della società. In effetti la società esisteva prima che l’individuo nascesse, esiste durante il corso della sua vita, ed esisterà dopo che egli sarà morto.
È proprio all’interno della società infatti, e proprio come risultato di complessi processi sociali, che l’individuo diventa tale, diventa cioè una persona che acquisisce e mantiene una propria identità, un individuo che si costruisce una “sua” vita.
In parole povere la società non può esistere senza l’uomo; e l’uomo non può esistere senza società; entrambe si co-producono reciprocamente, questo è il cuore di ciò che abbiamo chiamato processo dialettico e che è intrinseco ad ogni fenomeno sociale. Ed è solo riconoscendo tale carattere che la società può essere intesa nei termini che sono più consoni alla ricerca sociologica: la società come realtà empirica.

Ora, riprendendo alcuni studi, oramai divenuti classici della sociologia della conoscenza di derivazione fenomenologica, è possibile sostenere che tale processo dialettico (uomo-produttore/società-produttrice) consiste in tre momenti o gradi:

a) l’esteriorizzazione;
b) l’oggettivazione;
c) l’interiorizzazione.

Intendiamoci è solo se questi tre momenti vengono intesi congiuntamente che si può avere una visione empiricamente adeguata della società. La loro suddivisione è di carattere analitico e non va intesa in senso cronologico.

a) L’esteriorizzazione può essere definita come il processo attraverso il quale l’uomo – per alcune fondamentali necessità antropologiche – si riversa nel mondo circostante (lo modella), al fine di costruire una realtà adatta alla sua sopravvivenza. (Nel senso più ampio del termine). Tale processo si manifesta semplicemente attraverso l’attività degli uomini, un’attività che è sia fisica che mentale;

b) L’oggettivazione a sua volta, è il processo che sta ad indicare proprio la realizzazione di tale realtà, costruita tramite i prodotti dell’attività sia fisica che mentale. È importante sottolineare sin d’ora che, una volta realizzata, tale realtà oggettiva si pone davanti ai suoi originali produttori come un dato esterno, diverso , appunto, oggettivo;

c) L’interiorizzazione infine, consiste in quel processo di riappropriazione, da parte degli uomini, di quella realtà così costruita, la quale – proprio attraverso questo processo – viene ri-trasformata in una struttura della coscienza soggettiva.

Nelle prossime lezioni verranno presentate più nello specifico – e più approfonditamente – le caratteristiche di questi tre processi, prima di passare a collocare l’oggetto dei nostri interessi, i processi comunicativi, nell’ambito di una tale prospettiva culturologica.

15 commenti:

Unknown ha detto...

Dopo l'ascolto delle lezioni seguite si iniziano ad accendono in testa strani campanelli d'allarme. Sembra di stare lì seduti a scegliere, o la pillola rossa o la pillola blu, quasi come se fossi Neo (in Matrix).
Inconsciamente, capisci già da un bel po' che qualcosa non va, ma solo nel momento in cui scopri le regole del gioco comprendi che effettivamente tutto ciò funziona perché c'è qualcosa/qualcuno che vuole che vada avanti così.

A tal proposito ritornando al discorso della cultura affrontato in "aula" volevo proporre la visione di un fantastico video di Silvano Agosti dove viene esposta la sua personale percezione del concetto di cultura. Buona visione!

Anonimo ha detto...

che bello rendersi conto che sei sempre lo stesso.........affabulatore e incantatore.....un bacio grande....essere stata tua discente ha migliorato la mia vita....

EatPizzaDesign ha detto...

*accendere

Anonimo ha detto...

Salve prof.,
ho fatto la prova intecorso l'anno scorso con risultato C (purtroppo!!Devo velocizzarmi nello scritto!).
Allora lei disse che il voto sarebbe valso fino alla sessione di febbraio '08. Ricordo male?
Inoltre disse che il voto della prova intercorso non limitava l'esito finale; detto in altre parole, sostenendo un buon orale è possibile prendere un buon voto. Ho assistito alle sessioni precedenti e ragazzi che allo scritto avevano preso C non hanno potuto prendere neanche un 28 all'orale perchè l'Esaminatore si sentiva "costretto" dal voto della prova scritta. Questo mi ha bloccata un pò nel sostenere l'esame nelle sessioni precedenti, pur avendo studiato molto.
L'esame è molto interessante e ci tengo particolarmente. Ho speranze di prendere un buon voto?
Distinti saluti,
Daniela R.

Anonimo ha detto...

Uffaaaaaaa....voglio seguire di nuovo il suo corso !!!! Mi manca tanto tanto tanto

Anonimo ha detto...

ah...sottolineo la parola " incantatore " dell'ultimo anonimo...è perfetta :-)

Rita ha detto...

io trovo il corso entusiasmante,appassionante....qualcuno ha detto da vero incantatore, sono d'accordissimo!!!bella la materia e il modo di porla

Anonimo ha detto...

NN MI MANCA TANTO IL SUO CORSO MA STUDIARE I SUOI LIBRI...
VERAMENTE UN BELLO ESAME , PECCATO CH NN SIANO TUTTI COSI

Anonimo ha detto...

prova a non scegliere nulla..forse questo qualcosa che non va non deve essere scovato fuori di noi ma dentro!il problema è come siamo diventati!e forse da li che dipende tutto!chiediamoci perchè abbiamo messo da parte le emozioni e viviamo in un mondo dove quello che conta è solo come appariamo non come siamo!

Anonimo ha detto...

gentile PROF.volevo chiederle se era possibile sapere in che modo si svolgerà la prova scritta dato che sn uno studente lavoratore e nn posso seguire i suoi corsi.LA RINGRAZIO.

pecchinenda ha detto...

per la prova scritta sono previste due domande "aperte" relative ai testi:

"sociologia della comunicazione" e
"la morte. quattro variazioni sul tema"

Anonimo ha detto...

perchè non rispondi mai ai complimenti?........sei veramente sempre lo stesso.......

Anonimo ha detto...

Gentile professore,
io ho sostenuto la prova scritta dell'esame al secondo appello della sessione il 25 settembre scorso.
Ora dovrei completare con l'orale nella sessione di novembre. Vorrei chiederle se devo prenotarmi normalmente e venire l'8 quando c'è l'appello e fare l'esame quando gli altri sostengono lo scritto, oppure sostenere l'orale insieme agli altri.
Lo chiedo perchè si dia il caso che lo stesso giorno, l'8 nov e alla stessa ora, le 9, io dovrei essere presente all'appello di un altro esame. La ringrazio.

Anonimo ha detto...

Prof salve
ma si potrebbe sapere quando si terrà la prova intercorso?GRAZIE

Anonimo ha detto...

Gentile professore Pecchinenda ,ho un po’ di confusione…alla prima lezione disse che avrebbe trattato i libri :sociologia della comunicazione e il foglio e lo schermo.Gira voce,però ke terrà la prova intercorso, su: sociologia della comunicazione e la morte quattro variazioni sul tema!
Vorrei sapere,gentilmente,su cosa si terrà la prova intercorso!!