giovedì 1 maggio 2014

Narrar para ser



“Tengo cuarenta años y sé que la muerte de un padre es un acontecimiento que deja huella y que habré de inmortalizar, si quiero llamarme escritor.”

lunedì 24 febbraio 2014

Il mio ultimo libro: un omaggio a Emmanuel Bove




Fingere per davvero.
Scritti su Emmanuel Bove e altre menzogne

Gli uomini non vivono solo di verità; hanno bisogno anche della menzogna. Le menzogne dei grandi artisti servono soprattutto a colmare alcune tra le tante insufficienze che caratterizzano le esistenze umane; esse sembrano essere una necessità evolutiva. Emmanuel Bove, uno dei più grandi scrittori del Novecento, è stato uno straordinario interprete degli equilibrismi che i romanzieri devono mettere in atto per raccontare le verità nascoste nel cuore delle finzioni umane. Il punto di partenza delle sue opere di fantasia è quasi sempre la memoria, come a voler ribadire che le cose non sono mai come le vediamo ma come le ricordiamo.





   
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sabato 25 gennaio 2014

LA CONTEMPLAZIONE


Una collaborazione speciale lega l’America del Sud direttamente alla Campania e, in particolare, alla città di Salerno. Si tratta del libro dello scrittore venezuelano Edgar Borges “La contemplazione” che, oltre ad aver vinto il Primo Premio Internacional de Novela Albert Camus, è stato tradotto in italiano dal sociologo napoletano Gianfranco Pecchinenda e che vanta la copertina, per l’edizione italiana, prodotta dalla fotografa di Cava de’ Tirreni Anna Pianura.
“Ho presentato il mio romanzo sia all’istituto Cervantes di Napoli che in alcune librerie di Salerno e ho amato fin dal primo sguardo queste città. Sono luoghi in cui tutto, anche l’oscurità, brilla di bellezza. Ringrazio molto Gianfranco che mi ha anche permesso di conoscere la fotografa Anna Pianura. Potrebbe apparire un luogo comune ma in Campania le donne sono come la loro terra: un punto di partenza che ci richiama sempre” commenta entusiasta Borges.
E sarà anche per l’amore che lo scrittore nutre per questi territori se ha accettato di presenziare nuovamente alla fiera di Roma “Più libri più liberi” che si terrà dal 4 al 6 dicembre nel Palazzo dei congressi di Piazzale Kennedy.
“Ho avuto modo di verificare che tra i lettori italiani c’è un grande interesse per quello che si scrive nell’America Latina – commenta l’autore venezuelano - Tutti gli incontri che ho tenuto in Italia hanno potuto contare un pubblico numeroso e molto partecipativo”.
Ma cosa spinge un autore venezuelano a proporre la sua opera anche in Italia, nonostante l’ampio riscontro già ottenuto nella propria terra? “In America Latina siamo sempre aperti al nuovo; è come se vivessimo giorno dopo giorno alla costruzione di una identità sempre mutevole. Laddove vediamo uno spazio vuoto, siamo disposti a riempirlo. È questo che ci conduce a ricercare nuove forme e nuove direzioni. Non abbiamo paura di proporre. È anche per questo che si affronta il microracconto o qualunque altra espressione letteraria senza timori reverenziali nei confronti delle definizione di genere. Credo che questa temerarietà fa si che non ci sia stanchezza creativa. Il consumarsi della parola e dell’idea è un lusso che la creatività dei latinoamericani non conosce. Nei nostri paesi la vita quotidiana è la migliore espressione di creatività che si possa fornire come esempio” dichiara lo scrittore.
Ed è proprio per questo, probabilmente, che il libro di Borges narra una storia particolare e interessante che si apre con un viaggio alla ricerca della persona amata. La vita del protagonista si intreccerà con una serie di omicidi ai danni di immigrati, omosessuali, emarginati e alle conseguenti indagini della polizia. Lo stesso, inoltre, incontrerà uno scrittore la cui opera, “La contemplazione” appunto, è stata rubata prima della pubblicazione.
Un’opera riflessiva, introspettiva e sorprendente che ha riscosso un notevole successo anche lontano dalla patria natale e a cui seguiranno ulteriori romanzi già in procinto di essere tradotti in italiano.
“In Spagna è stato appena pubblicato il mio ultimo romanzo “La ciclista delle soluzioni immaginarie” che spero venga presto tradotto anche in italiano. Racconta la storia di un burocrate che non sopporta più il suo matrimonio, il suo lavoro e il suo quartiere. Quest’uomo, il signor Silva, scoprirà la salvezza grazie alla comparsa di una ciclista acrobata che è disposta a risvegliare l’immaginazione di chiunque intenda ritornare alla vita. Inoltre – continua il Dtt. Borges - per gli inizi del 2015 dovrebbe essere disponibile in Italia il mio secondo libro: “L’uomo non mediatico che leggeva Peter Handke”.
fonte: link